
Anche il Corriere del Veneto si è occupato dell'ultima novità di ARTE PASTAIA
In molti, erroneamente, lo definiscono ancora “panino mussulmano”. Ma il kebab ormai è entrato a pieno regime nelle abitudini culinarie degli italiani. E c’è chi, sfruttando il gusto di quella carne arrostita sullo spiedo verticale, ha deciso di conquistare il mercato nazionale europeo. Non a colpi di panino, ma di … tortellino.
L’intuizione l’ha avuta nei mesi scorsi Loris Bennati, 28 anni, titolare del pastificio “Arte Pastaia” di San Martino Buon Albergo: creare un raviolo ripieno di kebab. Un’idea che non era ancora venuta in mente a nessuno e sulla quale il giovane imprenditore ha deciso di puntare con entusiasmo. “Ho osservato il comportamento di molti fedeli mussulmani in mensa e notavo che bocciavano i tortellini, temendo la presenza di carne di maiale nel ripieno - spiega Bennati -. Così ho pensato al ripieno di kebab: carne di pollo, tacchino e vitello”.
Il padre Tiziano, responsabile della produzione, ha studiato il mercato. “Abbiamo effettuato molte indagini, soprattutto per conoscere a fondo i consumatori di kebab – racconta Loris -: non si tratta solo di stranieri, il 50% dei clienti sono giovani italiani. E’ ovvio che il nostro prodotto, in prima battuta, è rivolto a una fetta di consumatori giovani, che conoscono e già apprezzano il prodotto”.
E da circa due settimane, è iniziata anche la prova sugli scaffali della grande distribuzione con i “Lunadӧner”, il nome scelto per il prodotto. “Abbiamo cominciato a vendere in un supermercato di San Martino e siamo soddisfatti - prosegue l’imprenditore – Abbiamo provato anche in un supermercato di Napoli e dopo la fase di “prova” hanno deciso di inserire i nostri prodotti nel loro angolo “etnico”.
Ma il vero obiettivo dell’azienda veronese (che vanta di un’esperienza decennale nel settore) è quello del mercato europeo: “ Puntiamo a conquistare i consumatori tedeschi. In Germania infatti il kebab è diventato uno degli alimenti più diffusi e apprezzati – spiega Bennati -. Entro l’inizio dell’inverno puntiamo a incominciare la distribuzione a livello nazionale e internazionale.
Un progetto reso possibile grazie alla collaborazione con “Eura Dӧner”, azienda leader a livello mondiale nella produzione di kebab, che fornirà la carne per il ripieno e all’azienda “Via delle Indie” che darà sapore ai tortellini con le sue spezie. “Abbiamo ottenuto anche la certificazione Halal (organo ufficiale in rappresentanza dell’Autorità Internazionale di Certificazione Islamica ndr.) per garantire l’origine delle carni ai fedeli mussulmani – conclude Bennati -. Ma siamo convinti che questi tortellini piaceranno a tutti”.
In molti, erroneamente, lo definiscono ancora “panino mussulmano”. Ma il kebab ormai è entrato a pieno regime nelle abitudini culinarie degli italiani. E c’è chi, sfruttando il gusto di quella carne arrostita sullo spiedo verticale, ha deciso di conquistare il mercato nazionale europeo. Non a colpi di panino, ma di … tortellino.
L’intuizione l’ha avuta nei mesi scorsi Loris Bennati, 28 anni, titolare del pastificio “Arte Pastaia” di San Martino Buon Albergo: creare un raviolo ripieno di kebab. Un’idea che non era ancora venuta in mente a nessuno e sulla quale il giovane imprenditore ha deciso di puntare con entusiasmo. “Ho osservato il comportamento di molti fedeli mussulmani in mensa e notavo che bocciavano i tortellini, temendo la presenza di carne di maiale nel ripieno - spiega Bennati -. Così ho pensato al ripieno di kebab: carne di pollo, tacchino e vitello”.
Il padre Tiziano, responsabile della produzione, ha studiato il mercato. “Abbiamo effettuato molte indagini, soprattutto per conoscere a fondo i consumatori di kebab – racconta Loris -: non si tratta solo di stranieri, il 50% dei clienti sono giovani italiani. E’ ovvio che il nostro prodotto, in prima battuta, è rivolto a una fetta di consumatori giovani, che conoscono e già apprezzano il prodotto”.
E da circa due settimane, è iniziata anche la prova sugli scaffali della grande distribuzione con i “Lunadӧner”, il nome scelto per il prodotto. “Abbiamo cominciato a vendere in un supermercato di San Martino e siamo soddisfatti - prosegue l’imprenditore – Abbiamo provato anche in un supermercato di Napoli e dopo la fase di “prova” hanno deciso di inserire i nostri prodotti nel loro angolo “etnico”.
Ma il vero obiettivo dell’azienda veronese (che vanta di un’esperienza decennale nel settore) è quello del mercato europeo: “ Puntiamo a conquistare i consumatori tedeschi. In Germania infatti il kebab è diventato uno degli alimenti più diffusi e apprezzati – spiega Bennati -. Entro l’inizio dell’inverno puntiamo a incominciare la distribuzione a livello nazionale e internazionale.
Un progetto reso possibile grazie alla collaborazione con “Eura Dӧner”, azienda leader a livello mondiale nella produzione di kebab, che fornirà la carne per il ripieno e all’azienda “Via delle Indie” che darà sapore ai tortellini con le sue spezie. “Abbiamo ottenuto anche la certificazione Halal (organo ufficiale in rappresentanza dell’Autorità Internazionale di Certificazione Islamica ndr.) per garantire l’origine delle carni ai fedeli mussulmani – conclude Bennati -. Ma siamo convinti che questi tortellini piaceranno a tutti”.