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L'amore è un doppio raviolo dedicato a Giulietta e Romeo

8/5/2015

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Anche sul Giornale di Vicenza parlano di noi e di Cuor d'Amore, la grande novità di ARTE PASTAIA!

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Cuor d’Amore e di gusto

24/2/2015

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Presentato venerdì 13 febbraio al Ristoralte al Bersagliere il nuovo prodotto gastronomico targato Arte Pastaia dedicato a Romeo e Giulietta

Il dialogo, all’estero, è tipico. 
“Da dove viene?”.
“Da Verona”.
“Verona? Verona nel Vermont o nel Michigan?”.
“No, Italia. La città della lirica, l’Arena...”.
Sguardo perplesso.
“Massì, Verona, la città di Romeo e Giulietta”.
Ah, certo! Verona!”.


L’idea di Shakespeare di riprendere il racconto del Da Porto e ambientare la storia degli sfortunati amanti proprio a Verona, ha reso celebre la nostra città in tutto il mondo, come testimoniano le visite alla casa dell’eroina dell’amore e le cinquantamila (50.000!!) lettere che le giungono ogni anno dai luoghi più impensati del globo. E qui un applauso al Club di Giulietta è d’obbligo.

Tanto conosciuti e amati, Giulietta e Romeo sono testimonial perfetti per parlare della città scaligera, regno dell’amore, certo, ma anche della poesia, della lirica e, non ultima, della gastronomia d’eccellenza (Amarone docet).
Il matrimonio è presto fatto. A sancirlo è Emanuele Delmiglio, eclettico editore veronese, che immagina un raviolo (anzi due) a forma di cuore con i prodotti tipici della provincia quali l’Amarone della Valpolicella e il Monte Veronese.
Delmiglio non è nuovo a sortite di questo genere. Quattro anni fa ideò con i ristoratori di San martino Buon Albergo il piatto tipico del paese, ovvero il Capél de Napoleon, un raviolo all’asparago di Mambrotta, organizzando una disfida annuale sulla sua interpretazione tenutasi a novembre a Villa Musella.

Un’idea, per quanto buona, rimane però lettera morta se non trova persone capaci di metterla in pratica, trasformando i sogni in realtà. E qui entra in gioco Loris Bennati, giovane imprenditore erede di una tradizione cinquantennale di pastai artigiani, che coglie al volo la sfida e organizza la produzione del (anzi, dei) Cuord’Amore.
Il periodo di elaborazione è lungo e non privo di insidie, ma alla fine Arte Pastaia, sempre con la collaborazione comunicativa ed estetica di Delmiglio, arriva alla realizzazione di due prodotti raffinati, compendio di eccellenze del territorio. Il Cord’Amore dedicato a Giulietta è delicato e femminile, con il suo ripieno di Monte Veronese, melograno, fragola, aceto balsamico e amaretti. Più intenso e deciso il Cuord’Amore di Romeo, con Monte Veronese, anatra al forno e Amarone della Valpolicella.

Altra idea originale: si tratta della prima vaschetta racchiusa in una scatola, cosa che permette di raccontare non solo il prodotto, ma anche il suo territorio. L’immagine di Giulietta e Romeo è firmata da un disegnatore di razza: Alberto Tosi.
Alla presentazione dei due prodotti, tenutasi venerdì 13 febbraio alle 13 al Ristorante al Bersagliere, arriva per prima una gradita notizia: Il consorzio del Valpolicella, come ha già fatto quello del Monte veronese, sposa l’idea e concede l’uso del nobile vino e del suo nome accanto al Cuord’Amore.

Arrivano poi numerosi amici e sostenitori, accompagnati da rappresentanti della stampa e delle istituzioni, pronti a degustare e brindare per il battesimo. Primi tra tutti il sindaco di Verona Flavio Tosi e il Presidente della provincia di Verona Antonio Pastorello, che hanno avuto parole di apprezzamento e incoraggiamento, per proseguire con Fernando Morando, presidente dei Veronesi nel Mondo, Giulio Tamassia, presidente del Club di Giulietta, Enrico Boni, direttore delle Funivie del Monte Baldo e presidente dell’Associazione Fantàsia (quelli del monumento a Salgari), rappresentanti dei due Consorzi patrocinatori e tanti altri.

“Cuord’Amore – racconta Loris Bennati – è ora commercializzato in Croazia, prima ancora che in Italia, e tanto interesse fa ben sperare per una rapida crescita all’estero”.

La presentazione diventa una festa, anche grazie alla proverbiale ospitalità di Leo Rmponi, patron del Bersagliere e creatore di numerosi prodotti dedicati agli amanti shakespeariani, tra cui ricordiamo i cioccolatini Giu-Ro.
Oltre ai Cuord’Amore, perfettamente interpretati dallo chef, si degustano il Monte Veronese e le sfogliatine al Recioto, portate da Davide Dall’Omo, in nome delle cinque pasticcerie che producono questo dolce.

L’occasione è importante e interessante anche per parlare di sinergie. “Sotto la bandiera di Giulietta – spiega Delmiglio – potrebbero riunirsi e fare squadra tutti i prodotti d’eccellenza di Verona”. A questo scopo, Delmiglio ha creato e brevettato un marchio, opportunamente in inglese: Forever Juliet.
Sì, perché l’amore, quello vero, è per sempre.

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Education Week 2014

19/5/2014

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Lo scorso 12 maggio, nell'ambito dell'Education Week 2014 - promossa dal Gruppo Giovani Confindustria Verona - ARTE PASTAIA ha ricevuto la gradita visita dei bambini della scuola elementare Silvio Pellico di Lugagnano. L'iniziativa nasce con lo scopo di avvicinare i giovani al mondo dell'impresa, rafforzando e sviluppando il dialogo tra scuola e mondo del lavoro per far crescere la cultura d'impresa. La visita è stata un successo con i giovanissimi "affamati" di notizie e di curiosità sul metodo di produzione e di lavoro di ARTE PASTAIA. 

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Loris Bennati protagonista di Excellence Book Young

2/1/2014

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La prima parte dell'intervista dell'amministratore delegato di ARTE PASTAIA, Loris Bennati pubblicata nel volume Excellence Book Young.

Modernità e tradizione. Questo potrebbe essere il motto di Loris Bennati, amministratore delegato dell’azienda di famiglia. Con la stella polare della qualità.
       
Raccontaci la storia della tua azienda.

Mio nonno, Ottavio Bennati, che era dipendente del pastificio Antonioli, agli inizi degli anni ‘60 ha avuto l’idea di mettersi a fare i tortellini: la nonna acquistava la materia prima dal macellaio di viale Spolverini, dove abitavano, e impastava, mentre il nonno, nel tempo libero, andava a consegnarli con la Vespa alle botteghe. Sul finire del decennio, si sono trasferiti a San Martino Buon Albergo, dove hanno costruito la casa con il primo laboratorio artigianale al piano seminterrato e le prime macchine per produrre e confezionare. Il prodotto era buono e non c’era tantissima concorrenza, per cui l’azienda ha iniziato ad espandersi e a rifornire un numero sempre più ampio di punti vendita, fino a diventare fornitrice della Paf...

Acquista il volume e leggi tutta l'intervista



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Arte Pastaia al Vighini Show

31/1/2013

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Questa sera, dalle ore 21:00, Arte Pastaia parteciperà alla trasmissione di Telenuovo Vighini Show. In collaborazione con l'Associazione Cuochi Scaligeri verranno presentati e fatti assaggiare i prodotti di Arte Pastaia agli ospiti della seguitissima trasmissione di approfondimento sull'Hellas Verona. Non mancate!

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Lo spot televisivo di Arte Pastaia

15/9/2012

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In onda tutte le domeniche su Tele Arena durante "La domenica nel pallone"
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Tortellini al kebab per conquistare il mercato europeo

25/8/2012

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Anche il Corriere del Veneto si è occupato dell'ultima novità di ARTE PASTAIA

In molti, erroneamente, lo definiscono ancora “panino mussulmano”. Ma il kebab ormai è entrato a pieno regime nelle abitudini culinarie degli italiani. E c’è chi, sfruttando il gusto di quella carne arrostita sullo spiedo verticale, ha deciso di conquistare il mercato nazionale europeo. Non a colpi di panino, ma di … tortellino.

L’intuizione l’ha avuta nei mesi scorsi Loris Bennati, 28 anni, titolare del pastificio “Arte Pastaia” di San Martino Buon Albergo: creare un raviolo ripieno di kebab. Un’idea che non era ancora venuta in mente a nessuno e sulla quale il giovane imprenditore ha deciso di puntare con entusiasmo. “Ho osservato il comportamento di molti fedeli mussulmani in mensa e notavo che bocciavano i tortellini, temendo la presenza di carne di maiale nel ripieno - spiega Bennati -. Così ho pensato al ripieno di kebab: carne di pollo, tacchino e vitello”.
Il padre Tiziano, responsabile della produzione, ha studiato il mercato. “Abbiamo effettuato molte indagini, soprattutto per conoscere a fondo i consumatori di kebab – racconta Loris -: non si tratta solo di stranieri, il 50% dei clienti sono giovani italiani. E’ ovvio che il nostro prodotto, in prima battuta, è rivolto a una fetta di consumatori giovani, che conoscono e già apprezzano il prodotto”.


E da circa due settimane, è iniziata anche la prova sugli scaffali della grande distribuzione con i “Lunadӧner”, il nome scelto per il prodotto. “Abbiamo cominciato a vendere in un supermercato di San Martino e siamo soddisfatti - prosegue l’imprenditore – Abbiamo provato anche in un supermercato di Napoli e dopo la fase di “prova” hanno deciso di inserire i nostri prodotti nel loro angolo “etnico”.

Ma il vero obiettivo dell’azienda veronese (che vanta di un’esperienza decennale nel settore) è quello del mercato europeo: “ Puntiamo a conquistare i consumatori tedeschi. In Germania infatti il kebab è diventato uno degli alimenti più diffusi e apprezzati – spiega Bennati -. Entro l’inizio dell’inverno puntiamo a incominciare la distribuzione a livello nazionale e internazionale.

Un progetto reso possibile grazie alla collaborazione con “Eura Dӧner”, azienda leader a livello mondiale nella produzione di kebab, che fornirà la carne per il ripieno e all’azienda “Via delle Indie” che darà sapore ai tortellini con le sue spezie. “Abbiamo ottenuto anche la certificazione Halal (organo ufficiale in rappresentanza dell’Autorità Internazionale di Certificazione Islamica ndr.) per garantire l’origine delle carni ai fedeli mussulmani – conclude Bennati -. Ma siamo convinti che questi tortellini piaceranno a tutti”.


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Arte Pastaia sfida il gusto con i tortellini ripieni al Kebab

24/8/2012

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Da L'Arena di oggi, l'articolo sul nuovo prodotto di ARTE PASTAIA

L'arte si tramanda per generazioni, anche quella della pasta visto che, a 50 anni dall'inizio dell'attività di nonno Ottavio Bennati, tocca al nipote Loris rilanciare l'attività di famiglia. Non più, con il marchio Bennati, come all'inizio, ma sotto le insegne di Arte Pastaia. Non più in Borgo Venezia, ma nella zone industriale di San Martino Buon Albergo. E non più con la famiglia Bennati cone unico riferimento, ma con il socio Italfood, azienda trapiantata in Trentino, ma in mano del veronese Arturo Amadini.

La passione è rimasta intatta dopo tre generazioni, ma la vita ha portato cambiamenti radicali. Importante, però, è crederci , come fece nonno Ottavio, che lavorava al pastificio Antonioli, insieme a nonna Marisa, che preparva i ripieni acquistando la carne in una macelleria vicino a via Spolverini , in Borgo Venezia. Ottavio e Marisa partirono da soli e poi con alcune collaboratricI e un'impastatrice in cucina. Da un avvio impegntivo con le le consegne da fare bene e in fretta con la Vespa, con gli anni si è passati alla fase industriale. Gli eredi Bennati mostrano di voler fare impresa e che l'inventiva non ha limiti neppure in un a produzione rigorosa come quella alimentare.

La spinta all'azienda arriva da Loris Bennati, 28 anni amministratore delegato cresciuto tra farina e impastatrici, visto che anche la mamma lavorava in azienda. «La rinascita», sottolinea Bennati, affiancato dalla compagna Emma «è anche una rivincita della famiglia, dopo morti inattese e sofferte del nonno e di uno zio che avevano modificato organizzazione e prospettive». All'evoluzione caratterizzata dalla cura meticolosa dei prodotti, dalla pasta fresca, compresa quella bio, sempre più richiesta, in tutte le forme, e dai ripieni accurati per rimporsi in un settore concorrenziale, si aggiunge l'attenzione a quel che avviene attorno e all'evoluzione della clientela. Da qui un'idea, venuta osservando il comportamento in mensa di molti collaboratori di origine nordafricana di una grande industria alimentare , che bocciavano i tortellini perché potevano avere del maiale nel ripieno, per fermarsi al riso.

E allora, l'idea è stata di sperimentare e proporre al mercato la prima pasta ripiena al kebab. Cibo che non piace solo agli arabi, ma che al 50% ha come clienti i giovani italiani. La combinazione è stata possibile grazie a un accordo tra Arte Pastaia ed Eura Doner, marchio più prestigioso del kebab nel mondo, la certificazione Halal (la mezzaluna turca) e, altrettanto fondamentale per avere i giusti sapori, Via delle Indie con le sue spezie.

«Un prodotto nuovo», afferma Bennati, «che stiamo proponendo con successo nei supermercati italiani, Verona compresa, ma che , siamo convinti, ci riserverà grandi soddisfazioni soprattutto all'estero». Oggi, infatti, pur con un fatturato ancora modesto, intorno ai 2 milioni di euro, realizzato con una dozzina di collaboratori, Arte Pastaia riesce a esportare in Francia, Spagna, Portogallo e Germania, il 70% con clienti diretti, distributori e gdo, mentre la sfida in Italia vede la collaborazione di piccoli distributori e di alcune catene della gdo.

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